Messico: vescovi su elezioni presidenziali, “tutti i cittadini continuino a partecipare alla vita democratica”

Una tornata elettorale “ordinata e serena”, dopo le violenze degli ultimi mesi con decine e decine di candidati assassinati. Parte da questa constatazione, non scontata in un Paese come il Messico, l’analisi della Conferenza episcopale messicana sulle elezioni di ieri, che prevedevano soprattutto l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, oltre che del nuovo Parlamento, di nove governatori e di numerosi sindaci. Nella nota firmata dal presidente, card. José Francisco Robles Ortega, arcivescovo di Guadalajara, e dal segretario generale, mons. Alfonso Gerardo Miranda Guardiola, la Cem ringrazia per lo svolgimento pacifico della giornata elettorale le autorità, e al tempo stesso i cittadini: “Operando insieme, Governo e cittadini, possiamo fare grandi cose”. I vescovi si rivolgono direttamente al nuovo presidente, eletto con oltre il 50% dei voti, Andrés Manuel López Obrador: “Lo salutiamo e ci congratuliamo, con rispetto e vicinanza”. Tutti “siamo chiamati a collaborare, in modo positivo, con le nostre autorità elette. Potremo creare migliori condizioni di sviluppo per tutti solo ce ci coinvolgeremo in prima persona, per migliorare le cose nei nostri municipi, negli Stati federati e in tutta la Repubblica messicana. Nessun governante, da solo, ha tutte le idee e ha tutte le soluzioni. È nostra responsabilità continuare a partecipare come cittadini, sempre con rispetto dei diritti umani e dell’autentico bene comune”.

“L’educazione, la lotta alla povertà, la verità e la libertà, il rispetto per le differenze e la ricerca di idee comuni – prosegue la nota – sono le strade per vincere la diseguaglianza, l’egoismo e l’abuso. Condanniamo gli atti di violenza suscitati in alcuni luoghi del Paese, soprattutto quelli che hanno attentato alla vita umana”. Scrivono ancora i vescovi: “Invitiamo tutti i credenti a unirsi in preghiera, per ringraziare e perché si consolidi questo momento civico e politico. In particolare, esortiamo i cattolici a raddoppiare i propri sforzi perché la testimonianza del nostro dono e della nostra generosità illuminino la vita sociale, con il vangelo della vita della pace e della solidarietà. Continueremo a implorare la materna protezione di Santa Maria di Guadalupe, che ci spinge a costruire un Messico riconciliato, giusto fraterno, che rivendichi la dignità dei più poveri ed esclusi, la vita del non ancora nato, il bene delle nostre famiglie e l’autentica libertà religiosa”.

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