Casa della carità: in un anno aiutate più di 5.500 persone

Nel 2017, grazie a 14.631 donatori, 100 volontari e 78 dipendenti, la Casa della carità “Angelo Abriani” di Milano ha destinato 4.587.989 euro per prendersi cura di 5.553 uomini, donne e minori, ospitarne 716, fornire assistenza legale a 578 persone, effettuare 516 visite mediche, distribuire 55.992 pasti e offrire una doccia e un cambio di biancheria a 1.171 persone senza fissa dimora. Sono questi alcuni dei dati del bilancio di sostenibilità 2017 della struttura nata nel capoluogo lombardo nel 2002 per iniziativa dell’allora arcivescovo di Milano, il card. Carlo Maria Martini. “Le 5.553 persone aiutate dalla Casa nel 2017 – spiega don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Casa della carità -, non sono meramente oggetti di una buona azione, ma soggetti portatori di diritti e cittadinanza. Questa è per noi la reciprocità. Mentre la trasparenza nel rendicontare cosa si fa, come e grazie a chi lo si fa, per noi non è solo un obbligo burocratico, ma significa valorizzare quell’economia di solidarietà che, partendo da quanti sono considerati scarti, crea relazioni e fa crescere il tessuto sociale”. In un settore spesso segnato dalla precarietà lavorativa, la Casa della carità è andata controcorrente: l’87,2% dei dipendenti (68 sui 78 occupati al 31 dicembre 2017) ha un contratto a tempo indeterminato. Fondamentale per il funzionamento di una realtà complessa e articolata come Casa della carità è stato inoltre il contributo dei volontari: 100 nel 2017, con un innesto di 25 nuove persone nel corso dell’anno, per un totale di 8.693 ore prestate gratuitamente, pari a una valorizzazione economica di 138.566,42 euro. “Anche quest’anno la metà delle attività della Casa della carità (il 50,4%) è stata realizzata in maniera gratuita, cioè senza la copertura di fondi pubblici provenienti da progetti o convenzioni, ma solo grazie al sostegno di 14.631 donatori. Questo ci ha consentito di dare risposta anche alle domande di accoglienza più complesse di chi fatica a trovare una collocazione in altre strutture”, aggiunge don Colmegna. Sempre nel 2017 la Casa della carità ha promosso e organizzato 231 iniziative culturali che hanno coinvolto 6.436 cittadini. “Per continuare ad aiutare i tanti che bussano alla nostra porta, abbiamo bisogno di poter contare su un sostegno che da episodico diventi continuativo: per questo chiedo di aderire alla campagna di donazione regolare Amico di famiglia della Casa della carità”, è l’appello di don Colmegna.

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