Oggi ricorre la Giornata internazionale “Nelson Mandela”, indetta dall’Onu nel 2010 per rendere omaggio al prezioso contributo dato dall’ex presidente sudafricano alla costruzione di una cultura di pace e libertà. In un’intervista a Vatican News, George Johannes, ambasciatore della Repubblica del Sudafrica presso la Santa Sede che lo ha conosciuto personalmente, parla di “effetto Mandela” e afferma: “La sua eredità è la testimonianza che non importa quanto sia disperata o difficile una situazione, se c’è la determinazione e la volontà, ci si può parlare e arrivare ad una soluzione”. Johannes ricorda Mandela con affetto, sottolineando quanto egli abbia fatto non solo nella “lotta per la liberazione”, ma anche “per i bambini, per gli anziani, per le donne e per quanti erano ai margini della società”. “E’ stato uno dei primi”, rammenta, a dire “‘dimezzate il mio salario e datelo ai poveri’”. Infine un racconto personale: “Un giorno eravamo in macchina insieme e gli chiesi di poter vedere le sue mani”. Era già presidente, ma “erano ancora indurite dagli anni di lavoro forzato a spaccare le pietre a Robben Island”. E Mandela gli raccomandò: “Se sarai un politico devi sempre tenere il popolo nel cuore”.