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(Bruxelles) Sta partendo per il Niger una “missione di diplomazia economica” guidata dal presidente Parlamento europeo Antonio Tajani, con rappresentanti di oltre 30 imprese europee, esperti di ricerca e innovazione, e organizzazioni internazionali. L’obiettivo della visita, nelle parole di Tajani stesso alla vigilia della partenza, è “rafforzare il buon partenariato con il Niger offrendo opportunità concrete di crescita economica”. Perché ‘’il Niger è un esempio dei successi ottenuti dall’Ue, anche grazie al buon uso del Fondo fiduciario per l’Africa”. Ora però le risorse “stanno finendo” e bisogna continuare ad aiutare il Paese a proteggere le frontiere, gestire i flussi migratori e garantire la sicurezza. “Attraverso il sostegno finanziario e un forte partenariato, l’Ue ha aiutato il Niger a ridurre i flussi migratori verso Libia e Ue di oltre il 95%”, ha spiegato Tajani stesso. “Nel 2016, 330.000 persone hanno attraversato il Niger dirette principalmente in Europa attraverso la Libia. Nel 2017 sono scese a meno di 18.000, e nel 2018 a circa 10.000. Dobbiamo continuare a sostenere il Niger”. Di sicurezza, controllo delle frontiere e gestione dei flussi migratori Tajani parlerà nei suoi incontri con il presidente Mahamadou Issoufou, il presidente dell’Assemblea nazionale, Ousseini Tini, e il primo ministro, Brigi Rafini. Tajani parteciperà anche a una riunione dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi del Sahel 5 (Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger, Chad).