Germania: Chiesa preoccupata per le conseguenze del piano Seehofer su migranti e richiedenti asilo

Il direttore dell’Ufficio cattolico a Berlino, mons. Karl Jüsten, ha criticato oggi il progetto del ministro degli interni Seehofer per il “piano generale sulla migrazione”: in una intervista alla agenzia cattolica KNA, Jüsten ha affermato che “il progetto genera sfiducia e pregiudizi nei confronti di chi cerca protezione. E se alcune misure sarebbero anche sensate, si annuncia un significativo deterioramento della condizioni di chi cerca protezione in Germania”. Per Jüsten “dal punto di vista della Chiesa molti dei punti proposti sono difficili da capire, soprattutto per quanto riguarda l’umanità e la misericordia”. Il prelato ha criticato il collocamento dei richiedenti asilo nei centri di permanenza centralizzati, per un periodo massimo di 18 mesi con regolamentazione della valutazione limitata e irrigidita: “la visione dei singoli destini dietro i numeri sembra spesso fuori luogo”, ha detto Jüsten che riflettendo sulle cosiddette “piattaforme di sbarco” e sui “luoghi sicuri in Africa “, ha espresso “notevoli riserve sul fatto che possano essere progettate in conformità con i diritti umani e se in questo caso sia possibile garantire procedimenti legali” Per Jüsten, considerando che “quasi il 90% di coloro che cercano protezione in tutto il mondo sono accolti nelle regioni in crisi” non dovrebbe succedere che “né la Germania né l’Unione europea possano creare l’impressione, attraverso tali piani o misure, che non sono più disposti ad accettare coloro che chiedono protezione”.

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