Social network: Pitruzzella (Antitrust), “contestazioni a WhatsApp e Facebook”

“L’Autorità ha contestato a WhatsApp di condizionare la scelta dell’utente, facendogli credere di dovere accettare le nuove condizioni (e cioè, la cessione dei propri dati) al fine di continuare a godere del servizio aggiornando le modalità di fruizione”. Lo ha annunciato il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella, stamani tracciando il bilancio del suo settennato alla guida dell’Antitrust, nella relazione annuale al Parlamento. Soffermandosi sull’app di messaggistica, il presidente ha riferito come l’Autorità sia “intervenuta tanto per la presenza di clausole vessatorie nei contratti con l’utenza, delle quali ha ottenuto l’eliminazione, quanto per sanzionare una pratica commerciale aggressiva”. “È stato affermato il principio secondo cui un servizio, pur apparentemente gratuito, che però comporta la cessione di dati personali poi utilizzati a fini commerciali, implica l’esistenza di una controprestazione – la cessione dei dati – e pertanto costituisce un vero e proprio rapporto contrattuale soggetto alla disciplina di tutela del consumatore nei confronti delle pratiche commerciali scorrette”. L’Autorità ha aperto un procedimento, non ancora concluso, nei confronti di Facebook, cui si contestano “due possibili pratiche commerciali scorrette”: una per la carenza informativa, al momento della registrazione, circa l’uso dei dati personali degli utenti; l’altra per la modalità “aggressiva” con la quale l’operatore imposta la piattaforma, prevedendo in automatico la cessione e la condivisione dei dati con soggetti terzi, concedendo solo successivamente all’utente la possibilità di negare l’autorizzazione.

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