Telefono Azzurro: richieste di aiuto triplicate negli ultimi 7 anni

Se nei primi 7 anni monitorati (1989-1994) i casi presi in carico da Telefono Azzurro sono stati 5.243, negli ultimi 7 (2010-2017) sono triplicati, arrivando a 16mila. Lo rende noto l’associazione in occasione della presentazione del bilancio dei 31 anni di attività, diffuso questa mattina durante una conferenza a Roma. La prima generazione seguita – segnala la onlus – chiedeva aiuto principalmente per problematiche legate alle relazioni con adulti o coetanei (il 45% dei casi gestiti tra 1987 e 1994) e per situazioni di violenza domestica (percosse e maltrattamenti fisici rappresentavano il 10% circa delle chiamate). Oggi assieme alle chiamate aumentano le casistiche di aiuto: non più solo violenza domestica ma anche violenza tra coetanei come bullismo, dating violence e autolesionismo. “A ciò si aggiungono le minacce del web – il 6% del totale – frutto di un utilizzo poco consapevole e inadeguato delle nuove tecnologie: invio e condivisione di immagini e video sessualmente espliciti autoprodotti (sexting), ricatti legati a questi invii (sextortion), adescamenti di minori a opera di sconosciuti (grooming). La violenza domestica – fisica, psicologica e sessuale – resta, però, ancora oggi la principale forma di abuso denunciata dal 50% di chi si è rivolto a Telefono Azzurro nel 2017 e i genitori (47,7% madre e 34,4% padre) ne sono i principali presunti responsabili. Oltre la metà dei casi ha riguardato bambini sotto i 10 anni di età.

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