Oceani: Guterres (Onu), “ogni anno in mare 8 milioni di tonnellate di plastica. Contro questo inquinamento ognuno faccia la propria parte”

“Se non cambiamo rotta, negli oceani potrebbe presto esserci più plastica che pesci. Dobbiamo lavorare individualmente e collettivamente per fermare questa tragedia evitabile e ridurre in modo significativo l’inquinamento marino di ogni genere, in particolare da plastica”. Domani 8 giugno ricorre il World Oceans Day (www.worldoceansday.org), e nel suo messaggio per la Giornata il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, punta il dito contro la plastica. “L’80% dell’inquinamento marino proviene dalla terra, inclusi 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica” che ogni anno finiscono in mare “soffocando corsi d’acqua, danneggiando le comunità che dipendono dalla pesca e dal turismo, uccidendo tartarughe e uccelli, balene e delfini, riuscendo a raggiungere le zone più remote del pianeta e la catena alimentare da cui dipendiamo”. Di qui l’esortazione: “Ognuno di noi deve fare la propria parte” attraverso “azioni semplici come usare bottiglie d’acqua, bicchieri e borse della spesa riutilizzabili, riciclare la plastica, evitare prodotti che contengano microplastiche e fare volontariato per pulire le aree locali dai rifiuti”. “Se ognuno di noi fa la sua piccola parte – conclude -, le nostre azioni combinate possono avere un impatto enorme. In occasione della Giornata mondiale degli oceani, esorto governi, comunità e singoli individui a celebrare i nostri oceani aiutando a ripulirli dall’inquinamento e ad assicurare che rimangano in vita per le generazioni future”.

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