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Guatemala: eruzione del vulcano. 78 vittime, 12.089 persone evacuate, 3.319 persone ospitate in alberghi e centri d’accoglienza

Continua a salire il tragico bilancio dell’eruzione del Volcán de Fuego in Guatemala. L’ultimo bollettino dell’organismo governativo di protezione civile Conred fornisce i seguenti dati: 78 vittime, 12.089 persone evacuate, 3.319 persone ospitate in alberghi e centri d’accoglienza. I dispersi sarebbero al momento circa 200, ma altre fonti parlano di 1.000 persone. I soccorsi e le ricerche dei dispersi, soprattutto nei municipi di Escuintla, Chimaltenengo e Sacatepéquez, avvengono in condizioni precarie, non essendo ancora cessata l’allerta. Anche nelle ultime ore fenomeni eruttivi hanno continuato a manifestarsi e fuoruscita di lava si è verificata anche da un altro vulcano vicino, il Pacaya. In questa difficile situazione, arriva, attraverso un video postato su Facebook l’appello alla rete della Caritas Internazionale da parte di mons. Ángel Antonio Recinos Lemus, vescovo di Zacapa e presidente di Caritas Guatemala: “Carissimi fratelli delle Caritas, mi rivolgo a voi con tristezza, ma anche con tanta speranza di fronte alla sofferenza di tanti fratelli. Il nostro territorio gode della meravigliosa benedizione della biodiversità, ma è anche esposto a tragedie. E’ per noi un compito imprescindibile prepararci alle emergenze, crescere in solidarietà e comunicazione. Rivolgo un appello alla Confederazione della Caritas Internazionale perché si unisca in preghiera per le vittime, i dispersi e i sopravissuti di questa tragedia. Nelle prossime ore condividerò le informazioni sui danni causati da questo disastro naturale e sulle necessità per alleviare il dolore di coloro che soffrono”.

Conclude il presule: “Ci troviamo di fronte a un dramma desolante: morti, dispersi, feriti, evacuati, famiglie ospitate in albergo, ma è stata impressionante la solidarietà della popolazione, cittadini, istituzioni, scuole, volontari. Alcuni hanno rischiato la vita per salvare altre persone. Chiedo l’aiuto fraterno della confederazione della Caritas Internazionale. Di vitale importanza, prima ancora che si accerti l’entità dei danni, è stare vicini alle famiglie con un servizio di appoggio psicosociale, con il recupero di mezzi di sostentamento, dando loro case degne”.

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