Frana in Valchiavenna: mons. Cantoni (Como), “la mano provvidenziale di Maria ha difeso il santuario”

“Come credenti, abbiamo il diritto di affermare, senza timidezza alcuna, che una mano provvidenziale, quella di Maria, è intervenuta a tutela e a difesa del santuario, come già è capitato nei tempi passati, dando un ulteriore segnale di vicinanza, di benevolenza e di affezione nei nostri confronti”. Lo scrive mons. Oscar Cantoni, vescovo di Como, nell’editoriale del settimanale diocesano anticipato dal Sir, a proposito di quanto accaduto in Valchiavenna nel pomeriggio del 29 maggio scorso, quando un’imponente frana ha investito Gallivaggio (So), frazione del comune di San Giacomo Filippo, in Valle Spluga, lasciando intatto il santuario mariano sottostante alla montagna franata. “La scienza e la tecnica si fermano naturalmente qui, si limitano a constatare il fatto, alcuni forse pensano ancora che ciò che è capitato sia una pura casualità e non sanno andare oltre”. Il vescovo indica la reazione che il fatto debba suscitare nel popolo di Dio, “al di là dello stupore per l’accaduto”, che è quella di un “vivo, corale ringraziamento”. “Solo chi si sente figlio amato e ha avvertito l’intervento materno di Maria può esultare di gioia e lodare il Signore attraverso di lei – sottolinea il presule -. È il grazie che prorompe, come da sorgente fresca, dal cuore del popolo di Dio, un grazie che dice riconoscenza per la fedeltà di Dio Trinità, che vuole condurre il cuore degli uomini a sperimentare la sua infinita misericordia, attraverso l’intercessione di Maria”. Una gratitudine che, secondo il vescovo, “deve tradursi in un rinnovato impegno di conversione”, di “fedeltà al Vangelo del Figlio suo”.

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