Economia: Istat, in Italia leggera decelerazione nel primo trimestre del 2018. Nel breve periodo prevista una fase di rallentamento dei ritmi produttivi

“In sintonia con l’andamento ciclico dell’area euro, nel primo trimestre del 2018 l’economia italiana registra una leggera decelerazione, caratterizzata dal contributo negativo alla crescita della domanda estera e degli investimenti”. Lo rileva oggi l’Istat nella sua “Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana”. “Nel primo trimestre – si legge – il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% su base congiunturale, in leggera decelerazione rispetto a quanto registrato nel trimestre precedente (+0,4% in T4)”. Il rallentamento del ciclo economico ha interessato anche i principali Paesi europei (+0,3% e +0,2% rispettivamente per Germania e Francia) mentre la Spagna ha mantenuto un ritmo di crescita in linea con quello del trimestre precedente (+0,7% in T1). La crescita italiana è stata sostenuta prevalentemente dalla variazione delle scorte e oggetti di valore (+0,7%) e dai consumi finali nazionali (+0,3%). Sia la domanda estera netta sia gli investimenti hanno contribuito negativamente (-0,4% e -0,2% rispettivamente), dopo gli impulsi positivi registrati nei due trimestri precedenti.
Secondo l’Istituto nazionale di statistica, “le tendenze per i prossimi mesi rimangono incerte: nel primo trimestre gli ordinativi dell’industria hanno manifestato una flessione (-2,0% rispetto al trimestre precedente). Ad aprile, le esportazioni verso i paesi extra-Ue hanno registrato una contrazione (-0,9% rispetto al mese precedente), seppure meno intensa di quella dei mesi precedenti (-3,1% la variazione congiunturale del periodo febbraio-aprile). Nello stesso trimestre anche le importazioni al netto dell’energia sono diminuite (-0,7%)”.
Inoltre, nel primo trimestre 2018 i consumi finali nazionali hanno segnato una crescita dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, come sintesi di un aumento della spesa delle famiglie residenti (+0,4%) e di una stabilità di quella delle amministrazioni pubbliche. “Il mercato del lavoro – aggiunge l’Istat – registra una crescita dell’occupazione, in un contesto di aumento della produttività. Ad aprile si evidenzia un aumento dell’occupazione (+0,3% rispetto al mese precedente), trainato dai dipendenti a tempo determinato e dagli indipendenti, mentre il tasso di disoccupazione rimane stabile all’11,2%. Su base annua la crescita dell’occupazione interessa in particolare i 15-24enni, oltre che gli over 50”.
L’inflazione italiana, con un tasso di crescita tendenziale dell’1,1%, si mantiene inferiore sia a quella dell’area euro (0,8 punti percentuali in meno) sia a quella delle maggiori economie (circa 1% in meno rispetto a Spagna, Germania e Francia). Per quanto riguarda le “prospettive di breve termine”, l’Istat osserva che “a maggio l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha segnato una forte flessione, alimentata dal marcato peggioramento dei giudizi e dalle attese sulla situazione economica del Paese”. “Nello stesso mese – prosegue – l’indice composito del clima di fiducia delle imprese ha manifestato una sostanziale stabilità” mentre “l’indicatore anticipatore segnala una ulteriore riduzione, suggerendo una fase di rallentamento dei ritmi produttivi nel breve periodo”.

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