Commercio al dettaglio: Coldiretti, “con consumi interni particolarmente deboli importante scongiurare l’aumento dell’Iva”

“È importante scongiurare l’aumento delle aliquote Iva per evitare una pericolosa spirale recessiva in una situazione in cui i consumi interni risultano particolarmente deboli, soprattutto per effetto del forte calo degli alimentari”. Lo afferma la Coldiretti commentando i dati diffusi oggi dall’Istat dai quali emerge “il brusco calo del commercio al dettaglio ad aprile che su base annua scende del 4,6% con una punta per l’alimentare che crolla del 7,3% in valore e dell’8,7% in volume”. “Anche se i numeri sono in parte falsati – sottolinea Coldiretti – da una Pasqua ‘bassa’ che ha determinato l’anticipo a marzo degli acquisti per i tradizionali pranzi, la distribuzione alimentare è quella che fa segnare i risultati più preoccupanti con cali tendenziali in tutte le categorie distributive, dalle piccole botteghe (-7,1%) agli ipermercati (-9,1%), dai supermercati (-8,3%) fino addirittura ai discount (-2,4%)”. Secondo l’associazione, “l’aumento dell’Iva riguarderebbe anche beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie”. “Sarebbe dunque un duro colpo per la spesa in alimenti e bevande che nel 2017, dopo cinque anni di valori negativi, ha invertito la tendenza e ha fatto segnare un balzo record del 3,2%”, osserva l’associazione secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea. “La spesa alimentare – conclude Coldiretti – è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed è quindi un elemento fondamentale per la ripresa dell’economia”.

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