Migranti: mons. Soueif (Cipro), “in Europa assente la cultura dell’incontro, è inumano”

“Ciò che sta accadendo sul fronte migratorio in Europa è qualcosa di inumano, va contro la natura umana. Si oppone al Vangelo, al messaggio di Gesù Cristo. Lui è venuto per abbracciare tutta l’umanità, non per respingere”. Lo ha detto mons. Youssef Soueif, arcivescovo maronita di Cipro, a VaticanNews, a proposito della chiusura dei porti ai migranti. A Nicosia il presule apre oggi il 46° vertice dei segretari generali delle conferenze episcopali, fino al 2 luglio. Il tema è “l’incontro”. Alla domanda se l’Europa soffra di un deficit di accoglienza, mons. Soueif risponde rilanciando definendolo un “deficit del cuore”. “Occorre salvare tutte le persone che navigano nel mare diventato una tomba: questo chiede la cultura dell’incontro, purtroppo assente nell’Europa di oggi”, ha aggiunto. Il compito indicato per la Chiesa europea indicato è quello di “ricordare a tutti come i geni della stessa Europa siano impregnati di forti elementi di diversità che non ne hanno impedito la crescita, lo sviluppo, la ricchezza”. Quindi, mons. Soueif si è chiesto perché “rifiutare, isolare, combattere chi ai nostri occhi è diverso? Queste persone potrebbero essere integrate e sostenute a vantaggio di tutti”. “Come ha ricordato Papa Francesco, accogliere, accompagnare, condividere fanno parte del piano della Chiesa universale. E dovrebbero provare ad essere prese in considerazione anche dalla politica”

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