Migranti: evangelici, Pax Christi e Caritas Novara contro il sindaco di Domodossola, “basta razzismo”

Affermazioni “davvero gravi” e “pronunciate con leggerezza” che finiscono per “procurare allarme sociale, incoraggiare comportamenti xenofobici e produrre razzismo”. Così il responsabile del programma per i migranti e profughi della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e docente universitario Paolo Naso, il direttore della Caritas diocesana di Novara don Giorgio Borroni e il coordinatore nazionale di Pax Christi don Renato Sacco considerano le frasi del sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, secondo il quale “i migranti sono spesso portatori di malattie contagiose”. La lettera aperta, pubblicata sul settimanale della diocesi di Novara “L’Azione”, è stata firmata dai tre leader di organismi ecclesiali all’indomani dell’iniziativa del primo cittadino domese che aveva scritto al direttore dell’Asl, chiedendo di evitare “che i bambini vengano vaccinati nella stessa stanza dei richiedenti asilo”. “Ciò che lei ha detto – o le viene attribuito – è davvero grave e ci chiediamo se lei sia consapevole della portata delle sue parole”. “Lei parla degli immigrati come degli appestati, come donne e uomini infetti che minacciano la salute della nostra comunità, e dei bambini in particolare – continua la lettera -. Tutto questo non risponde a verità, caro sindaco. Abbiamo imparato che la politica di oggi si nutre di dichiarazioni a effetto grazie alle quali un amministratore arriva all’onore delle cronache”.

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