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Lettonia: lettera dei vescovi sul viaggio del Papa a settembre. “Visita non sia esperienza emotiva, ma dono permanente di grazia”

Una lettera ai sacerdoti e al “popolo di Dio” è stata inviata oggi dai quattro vescovi della Lettonia sulla visita di Papa Francesco il 24 settembre. “Verrà a compiere la sua missione di rafforzare i fratelli e le sorelle nella fede e ci aiuterà a trovare il percorso di unità tra i cristiani lettoni”. Se Giovanni Paolo II 25 anni fa pronunciò “parole profetiche sulla libertà”, ora è tempo per “rispondere alla domanda su come abbiamo usato il dono della libertà”. La visita, nel 100° anniversario della Lettonia, “è un invito a ricordare i fondamenti spirituali del nostro Paese, ringraziare e chiedere la benedizione di Dio”. “L’epoca in cui viviamo ha portato molti cambiamenti e sviluppi positivi” ma occorre “cercare le risposte alle nuove sfide che la vita ci pone davanti”: il Papa indica “la speranza che Cristo ci dà” e ricorda “che apparteniamo alla famiglia cristiana di tutto il mondo”. I vescovi desiderano che la visita non sia “esperienza emotiva transitoria, ma dono permanente di grazia”. Per decisione dei vescovi, “tutti i sacerdoti sono chiamati a celebrare la santa messa con il Papa ad Aglona” e il 22 luglio “verranno raccolte offerte”; indicano anche ai fedeli una preghiera da recitare “dopo ogni santa messa” e invitano a “riflettere sugli scritti papali e diventare più consapevoli” della missione del Santo Padre, a promuovere la cooperazione ecumenica, a “diventare testimoni dell’amore di Cristo”, con opere di carità e “servendo ogni persona in difficoltà”.

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