Giornalismo: Molinari (La Stampa), “contro le fake news i lettori disposti a pagare”

Nella crisi dei giornali “le esperienze di testate come Avvenire e La Stampa sono esemplari”. Lo ha detto il direttore de La Stampa, Maurizio Molinari, intervenendo con un videomessaggio sul futuro dell’informazione, ieri sera, alla quarta serata della Festa di Avvenire, a Matera. Il giornalista ha indicato due scenari: “Da un lato c’è la carta e dall’altro la realtà digitale”. “Il mercato della prima si sta ritraendo, questo è un dato incontrovertibile, come quello che alcuni giornali si stanno rivelando più resilienti nella difesa di questo prodotto. Sono i giornali che esprimono grande qualità e una forte identità”. L’altro scenario è quello del mondo digitale: se, ha riferito Molinari, fino al 2015-2016 “prevaleva l’idea dell’informazione gratuita, ora siamo nella stagione in cui un crescente numero di utenti si avvicina ai siti che considera più credibili ed è disposto a pagare piuttosto che essere in balia del dilagare delle fake news”. Uno scenario che, secondo il direttore de La Stampa, si è consolidato negli Usa e in un nutrito numero di Paesi nordeuropei. Questo trend “crescerà presto anche in Italia con ripercussioni positive. Non solo per le società editoriali”.

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