Consiglio europeo: Ccme, “piani illusori per tenere fuori le persone”

“Deluse” le Chiese in Europa per i risultati del summit Ue sulle migrazioni. È quanto afferma il segretario generale della Commissione delle Chiese per i migranti in Europa (Ccme), Torsten Moritz: “Ancora una volta il summit ha perso la possibilità di discutere come l’arrivo e l’integrazione dei rifugiati possa essere un successo per tutti e ha discusso invece piani illusori per tenere fuori le persone”. Insoddisfatta la Ccme per le “piattaforme di sbarco regionali” nei Paesi terzi: nella migliore delle ipotesi non avranno ricaduta; nella peggiore diventeranno una “Guantanamo” alle frontiere esterne dell’Ue. Secondo Moritz la via per sostenere la protezione dei rifugiati nelle regioni di origine o di transito sarebbe “sostenere i numerosi campi esistenti, ad esempio in Giordania o Uganda, già notoriamente sovraffollati e sotto-finanziati”. Critico è anche sui “centri controllati” all’interno dell’Ue, per la poca chiarezza sul loro compito. Le risorse destinate alla sicurezza delle frontiere e alla lotta alla migrazione irregolare “non risolveranno i problemi sociali e politici. Deluso è anche il segretario generale della Conferenza delle Chiese europee (Cec) Heikki Huttunen: “Quando chiediamo passaggi sicuri, intendiamo un sistema di accesso sicuro e regolare all’Europa per chi ha bisogno di protezione e per i lavoratori migranti. Questa è la strategia che dobbiamo perseguire per ridurre la migrazione irregolare e le morti alla frontiera“.

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