Comunione e Liberazione: don Carron sulla morte di Fabio Magnanelli, “essere anche noi pronti e curiosi in ogni circostanza, aperti all’imprevisto”

“Il nostro amico Fabio ci fa il primo regalo dal Cielo, con il suo invito a essere anche noi pronti e curiosi in ogni circostanza, aperti all’imprevisto, perché non sappiamo come il Signore si farà presente nella nostra vita”. Così don Julián Carrón, guida di Comunione e Liberazione dal 2005, in un messaggio per la morte di Fabio Magnanelli. “Mi hanno riferito – scrive don Carrón – che negli ultimi giorni Fabio ripeteva: ‘Sono pronto e curioso’. Come può un uomo dire una cosa del genere davanti all’ultimo passo, invece di tremare per la paura? Che certezza deve avere che l’eternità non è un’illusione per essere curioso?”. Per il sacerdote, “solo se Cristo è diventato una presenza familiare nella propria vita, la morte non fa più paura. In Sua compagnia possiamo entrare in qualunque buio, perché come Gesù possiamo poggiare sul pieno del rapporto con il Padre”. Don Carrón osserva poi: “Che privilegio per Marina e i sei figli, e poi per tutti coloro che lo hanno conosciuto, avere avuto costantemente davanti agli occhi la testimonianza di che cosa può fare Cristo con la vita di un uomo che alla domanda: ‘Mi ami tu?’, risponde con la semplicità di un bambino: ‘Sì, Signore, tu lo sai che ti amo’”. “Per intercessione di don Giussani – conclude il successore – domandiamo alla Madonna di avere sempre compagni di cammino come Fabio, per la vita della nostra Fraternità e della Chiesa”.

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