50° Avvenire: Montanari (Tg1), “voce centrale del Paese”

“Un mezzo necessario nel panorama dell’informazione italiana”. Così il direttore del Tg1, Andrea Montanari, ha definito Avvenire, intervenendo, ieri sera, alla quarta serata della Festa del quotidiano, a Matera, dedicata al futuro dell’informazione. “Nell’insostenibile leggerezza delle chiacchiere, Avvenire rappresenta, con il suo stile originale, una voce centrale del Paese”, ha aggiunto. L’informazione vera, secondo Montanari, “deve fare i conti con l’idea perniciosa della disintermediazione, che considera cioè i corpi intermedi, la stampa in primis, come facenti parte di una casta inutile e superata”. Però “senza i professionisti dell’informazione resta il magma indistinto delle chiacchiere gridate, sui social prima che altrove. E il rischio è che queste chiacchiere vengano declinate come fatti”. In questo scenario, secondo il direttore del Tg1, “carta stampata, tv e radio sono destinate a vivere a lungo a patto di offrire una ‘merce’, oggi più di ieri, di alta qualità altrimenti la ‘concorrenza’ li straccia”. A suo avviso, non solo i giornalisti “dovranno migliorare ulteriormente in professionalità”, anche i lettori – ha ammonito il direttore del Tg1 – devono possedere “gli strumenti critici che consentano di apprezzare l’informazione di qualità. Come? Occorre partire dalla scuola”.

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