Migranti: Ong italiane e maltesi, “la protezione della vita e della dignità umana devono rimanere la priorità principale”

“La protezione della vita e della dignità umana devono rimanere la priorità principale”. È quanto scrivono oggi le Ong italiane e maltesi in un comunicato congiunto in cui chiedono a tutte le parti coinvolte di permettere “lo sbarco immediato delle oltre 230 persone soccorse in mare, tra cui bambini, minori non accompagnati e altri individui vulnerabili, che si trovano a bordo della nave da soccorso Lifeline. A poche ore dalla riunione del Consiglio europeo, fissata per domani, le Ong chiedono di “identificare ed implementare al più presto le misure necessarie ad affrontare l’attuale situazione nel Mediterraneo, tenendo costantemente presenti il principio della solidarietà europea e gli obblighi relativi alla protezione dei diritti umani”. “In qualità di organizzazioni rappresentanti la società civile italiana e maltese – si legge ancora nel comunicato -, ribadiamo il principio secondo cui qualsiasi contrasto politico relativo alla gestione della migrazione non può e non deve, in nessun modo, vedersi risolto a costo della violazione di norme internazionali e mettendo a rischio la vita e l’integrità fisica delle persone. Gli obblighi relativi alla salvaguardia dei diritti umani e all’assistenza umanitaria dovrebbero prevalere sempre su ogni considerazione di natura politica”. I firmatari del documento chiariscono inoltre che, “offrendo soccorso in situazioni di emergenza in mare, le ONG non commettono alcuna violazione delle norme internazionali, mentre le operazioni di salvataggio dipendono dall’adempimento dei singoli Stati all’obbligo di indicare un porto sicuro per garantire lo sbarco immediato delle persone soccorse”. “Ricordiamo alle autorità chiamate in causa – proseguono le Ong italiane e maltesi – che effettuare sbarchi in un porto o Paese non sicuro per gli individui soccorsi in mare, come ad esempio la Libia, costituirebbe una violazione alle norme internazionali e che questa opzione non costituisce, dunque, una soluzione valida alla situazione attuale”. 
Il comunicato porta la firma di Aditus foundation, African Media Association Malta, Associazione Organizzazioni Italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI)), CONCORD Italia, Coordinamento Italiano NGO Internazionali (CINI), COSPE Onlus, Foundation for Shelter and Support to Migrants, Integra Foundation, Jesuit Refugee Service Malta, Kopin, LIBICO, Link 2007, Malta Emigrants’ Commission, Migrant Women Association Malta, Moviment Graffitti, People for Change Foundation, Platform of Human Rights Organisations in Malta (PHROM), SOS Malta, SKOP, Terre des Hommes – Italy.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa

Informativa sulla Privacy