Migranti: Moncalvo (Coldiretti), “Basta ipocrisia”. Bene lavoro gratuito come “forma di restituzione di quanto ricevuto”

“Bisogna togliere ideologia e ipocrisia dal tema accoglienza e provare a lavorare sull’integrazione vera”. Il monito è di Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti, intervenuto alla tavola rotonda odierna “Immigrazione e lavoro”, promossa da Ue.Coop. Moncalvo invita a “imparare a leggere nelle storie di chi entra nel pacese. Ci sono persone che hanno fatto gli agricoltori, persone che andavano a scuola, persone che avevano professionalità importanti ed è giusto che si possano mettere in gioco”. Ma, avverte, “ci vuole anche una grande iniezione di legalità: chi fa accoglienza purtroppo lo fa spesso per fare business. Non basta darsi un codice etico, occorre applicarlo come ha sempre fatto Ue.Coop. Nell’elenco delle cooperative che hanno fatto business sulla pelle delle persone non ce n’è nessuna di Ue.Coop”, sottolinea con orgoglio. Commentando i dati dell’indagine Ue.Coop/Ixe’ su “Gli italiani e l’immigrazione” presentati questa mattina, Moncalvo si dice d’accordo con quel 79% di italiani che chiede di far lavorare gratuitamente gli immigrati accolti: “In questo modo – spiega – si offre loro la possibilità di restituire all’Italia quello che dall’Italia hanno ricevuto. Non c’è alcuna ipocrisia in questo: non ci sono solo diritti, ci sono anche doveri. L’accoglienza deve essere degna di questo nome, ma quella vera si fa a partire dai settori che hanno bisogno di nuove energie. L’agricoltura è uno di questi”.

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