Diocesi: mons. Regattieri (Cesena), “i migranti abbandonati in mezzo al mare? Un’odissea che ci copre di vergogna”

“Come possiamo fare festa tranquilli e sereni e celebrare la nostra bella festa di san Giovanni sapendo che 200 e più fratelli e sorelle stanno vagando per il Mediterraneo, in un’odissea che ci copre di vergogna? Stanno cercando di attraccare in un porto che li accolga”. Lo ha detto il vescovo di Cesena-Sarsina, mons. Douglas Regattieri, nell’omelia della messa celebrata in cattedrale nei giorni scorsi, in occasione della festa patronale di san Giovanni Battista. Le sue parole sono state diffuse dal settimanale diocesano “Corriere Cesenate” e si riferiscono all’abbandono dei migranti in mezzo al Mediterraneo, con l’Italia e Malta che chiudono i porti per l’attracco, in particolare alla vicenda degli oltre 200 stranieri a bordo della nave della ong tedesca Lifeline ancora nel Mediterraneo in attesa di poter attraccare in un porto. “L’Italia, da sempre ospitale e generosa, ora si ritrova chiusa e cinica! Signore, abbi pietà del nostro cinismo e della nostro egoismo. Non ci ha insegnato nulla il nostro passato di migranti? – si è chiesto il vescovo -. Stiamo smentendo e tradendo la tradizionale nostra ospitalità! È vergognoso questo sballottaggio europeo di poveri migranti in balia delle onde marine. Non abbiamo pane per 200 persone? Non abbiamo proprio case per 200 persone? L’Italia, 60 milioni di abitanti, non ha dove collocare 200 persone? Signore, pietà di noi! Pietà del nostro egoismo!”.

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