Azzardo: mons. De Donatis (vicario Roma), “fare alleanza” per “intervenire nell’educazione dei giovani”

“Bisogna intervenire nell’educazione dei giovani, coinvolgendo principalmente la famiglia, la scuola e vigilando su smartphone e internet. Se i giovani saranno a rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo o da altre sostanze sarà dovuto alle scelte che noi adulti saremo capaci di fare”. Lo ha detto il vicario del Papa per la diocesi di Roma, mons. Angelo De Donatis, intervenendo stamani al Palazzo Lateranense alla presentazione della ricerca “Adolescenti e azzardo: cresceranno dipendenti?”, condotta dalla Caritas di Roma, e di una guida per riconoscere e affrontare il problema, realizzata dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. “Nel pensare al fenomeno del gioco d’azzardo – ha sottolineato l’arcivescovo – dobbiamo sottolineare quella strisciante pericolosità per la singola persona e per l’intera società. Bisogna saper contrastare quei fenomeni che rendono questa pratica accettata e, in un certo senso, incentivata”. Il presule ha segnalato come “una cultura della tolleranza e dell’indifferenza che accetta supinamente lo stato di fatto favorisca la rovina di tante famiglie, alimenti l’usura, riduca in povertà e schiavitù tante persone, specialmente quelle più fragili socialmente e psichicamente”. L’invito è, quindi, non solo quello di “dare l’allarme e denunciare i rischi”, ma “dobbiamo riprendere in mano il compito gravoso ed essenziale di educare i giovani alla verità della vita”. “È doveroso – ha aggiunto – non lasciare in solitudine le persone che rischiano di precipitare nel vortice del gioco d’azzardo patologico e aiutare quelle che sono cadute a risollevarsi”. Per riuscirci, mons. De Donatis ha segnalato la necessità di “fare alleanza” in modo da “offrire uno strumento concreto di ascolto e di prevenzione per uscire dall’isolamento”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy