Diocesi: mons. Nosiglia (Torino), “il rinnovamento della città parte dell’impegno a servizio di tutti”

“San Giovanni predica un Battesimo chiede e annuncia un rinnovamento profondo: non tanto delle strutture pubbliche e dei sistemi di potere, ma rinnovamento del cuore delle persone, perché possano aprirsi alla salvezza che verrà dal Cristo”. Lo ha detto l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, nell’omelia della messa di san Giovanni Battista, patrono della città, che ha celebrato ieri in cattedrale. “Il rinnovamento delle strutture verrà – ha aggiunto -, se sarà la conseguenza di un diverso atteggiamento delle persone”. Il presule ha posto un parallelismo tra il tempo del Santo che “è anche il tempo in cui ci troviamo noi oggi”: “Sentiamo parlare di rinnovamento e vediamo quanto siano necessari certi cambiamenti. Ma questo dice, prima di tutto, la nostra stanchezza per la complessità di una vita, personale e sociale, che facciamo fatica ad affrontare con le nostre sole forze”. Il riferimento è “all’esplodere di polemiche”, “all’aver trasformato certo dibattito pubblico in un’arena in cui chi vince non è questo o quel gladiatore, ma sempre il ‘padrone del circo’, il controllore dei canali mediatici, il manipolatore delle opinioni e dei sentimenti”. Eppure, ha riconosciuto il presule, “di rinnovarci abbiamo bisogno”. Quindi, ha indicato san Giovanni Battista come esempio nel “non tacere mai di fronte alle ingiustizie e alle illegalità, alla sopraffazione nei confronti dei più poveri e deboli”. E lo ha fatto mettendo in guardia dal “non fare della denuncia uno stile di vita e della protesta un modo comodo per scaricarci dalle nostre responsabilità”. “Impariamo da San Giovanni a comprendere che il rinnovamento della città parte da se stessi, dal personale impegno di onestà e di solidarietà a servizio di tutti”.

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