Commissione Ue: agli Stati membri, “rafforzare gli organismi nazionali per la parità per lottare contro le discriminazioni”

(Bruxelles) “La parità è uno dei valori fondamentali su cui si fonda l’Unione europea, ma non scontata. Abbiamo bisogno di buone leggi e di organismi per la parità forti e indipendenti che siano in grado di difendere i nostri valori e principi fondamentali, affinché le vittime di discriminazioni possano ottenere riparazione per i torti subiti”. Lo afferma Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione, commentando l’iniziativa odierna dell’esecutivo: si tratta di una raccomandazione agli Stati membri contenente una serie di misure “per assicurare che gli organismi nazionali per la parità tutelino i cittadini e lottino contro le discriminazioni in maniera efficace”. Vera Jourová, commissaria per la giustizia e la parità di genere, aggiunge: “Nell’Ue non c’è spazio per le discriminazioni. Le vittime e i testimoni di discriminazioni devono sapere a chi rivolgersi. Gli organismi per la parità sono lì per aiutarli. Dobbiamo assicurare l’indipendenza degli organismi nazionali per la parità e dotarli delle risorse necessarie per svolgere i loro compiti. Fondamentale è il loro ruolo nel garantire pari diritti e pari opportunità per tutti i cittadini”. Gli organismi per la parità sono organizzazioni indipendenti che prestano assistenza alle vittime di discriminazioni, che svolgono azioni di monitoraggio e di informazione sulle discriminazioni e che promuovono la parità in tutta l’Ue.
Gli Stati membri “dovrebbero garantire l’indipendenza di questi organismi e dotarli delle risorse necessarie per occuparsi di ogni forma di discriminazione fondata sul sesso, la razza, l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale”. Gli Stati membri dovrebbero inoltre far conoscere il ruolo degli organismi nazionali per la parità e informare i cittadini su come possono consultare questi organismi e su come possono esercitare i propri diritti in caso di discriminazione. La Commissione raccomanda le seguenti misure: maggiore indipendenza di tali organismi con misure riguardanti la loro struttura amministrativa, la dotazione di bilancio, le procedure per l’assunzione e il licenziamento del personale e la prevenzione dei conflitti di interesse; assistenza giuridica, ossia gli Stati membri dovrebbero assicurare che gli organismi per la parità possano gestire le denunce individuali o collettive, prestare assistenza giuridica e rappresentare le vittime o le organizzazioni dinanzi agli organi giurisdizionali; risorse e personale adeguati; coordinamento e una cooperazione efficaci fra gli Stati.

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