Papa a Ginevra: preghiera ecumenica, “rigettare la mondanità”, alla radici delle “divisioni tra i cristiani”. No a “ripiegamento autoreferenziale”

(Photo: Albin Hillert/WCC)

“Camminare secondo lo Spirito è rigettare la mondanità. È scegliere la logica del servizio e progredire nel perdono. È calarsi nella storia col passo di Dio: non col passo rimbombante della prevaricazione, ma con quello cadenzato da un solo precetto: Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Lo ha spiegato il Papa, che nella preghiera ecumenica al Wcc ha citato le “pietre miliari” raccomandate da San Paolo: “Amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”. “Siamo chiamati, insieme, a camminare così”, l’invito: “La strada passa per una continua conversione, per il rinnovamento della nostra mentalità perché si adegui a quella dello Spirito Santo”. “Nel corso della storia – ha fatto notare Francesco tracciando un bilancio dell’ecumenismo – le divisioni tra cristiani sono spesso avvenute perché alla radice, nella vita delle comunità, si è infiltrata una mentalità mondana: prima si alimentavano gli interessi propri, poi quelli di Gesù Cristo”. “In queste situazioni il nemico di Dio e dell’uomo ha avuto gioco facile nel separarci, perché la direzione che inseguivamo era quella della carne, non quella dello Spirito”, il monito del Papa: “Persino alcuni tentativi del passato di porre fine a tali divisioni sono miseramente falliti, perché ispirati principalmente a logiche mondane”. “Ma il movimento ecumenico, al quale il Consiglio ecumenico delle Chiese ha tanto contribuito, è sorto per grazia dello Spirito Santo”, ha affermato Francesco: “L’ecumenismo ci ha messi in moto secondo la volontà di Gesù e potrà progredire se, camminando sotto la guida dello Spirito, rifiuterà ogni ripiegamento autoreferenziale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy