Papa a Ginevra: preghiera ecumenica, no a “logica dell’egoismo, indifferenza, consumismo senza freni, cultura dello scarto”

(Photo: Albin Hillert/WCC)

“La vita cristiana porta con sé un’alternativa inconciliabile: da una parte camminare secondo lo Spirito, seguendo il tracciato inaugurato dal battesimo; dall’altra soddisfare il desiderio della carne”. A ricordarlo, sulla scorta della lettera di San Paolo ai Galati, è stato il Papa, nel suo primo discorso a Ginevra, nel Centro ecumenico del Wcc. “Camminare secondo lo carne”, ha spiegato, “significa provare a realizzarsi inseguendo la via del possesso, la logica dell’egoismo, secondo cui l’uomo cerca di accaparrare qui e ora tutto ciò che gli va. Non si lascia accompagnare docilmente dove Dio indica, ma persegue la propria rotta”. “Abbiamo sotto gli occhi le conseguenze di questo tragico percorso”, l’analisi di Francesco: “Vorace di cose, l’uomo perde di vista i compagni di viaggio; allora sulle strade del mondo regna una grande indifferenza. Spinto dai propri istinti, diventa schiavo di un consumismo senza freni: allora la voce di Dio viene messa a tacere; allora gli altri, soprattutto se incapaci di camminare sulle loro gambe, come i piccoli e gli anziani, diventano scarti fastidiosi; allora il creato non ha più altro senso se non quello di soddisfare la produzione in funzione dei bisogni”.

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