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Papa a Ginevra: preghiera ecumenica, “il mondo, dilaniato da troppe divisioni, invoca unità”. “Camminare insieme non è strategia”

(Photo: Albin Hillert/WCC)

La “strada” dell’ecumenismo “ha una meta precisa: l’unità”. A ricordarlo è stato il Papa, alla fine del suo primo discorso in terra elvetica, durante la preghiera ecumenica al Wcc. “La strada contraria, quella della divisione, porta a guerre e distruzioni: basta leggere la storia”, il monito di Francesco, che ha chiesto ai presenti di “imboccare continuamente la via della comunione, che conduce alla pace”. La divisione – le parole del Papa sulla scia del Concilio – si oppone apertamente alla volontà di Cristo, ma è anche di scandalo al mondo e danneggia la più santa delle cause: la predicazione del Vangelo ad ogni creatura”. “Il Signore ci chiede unità; il mondo, dilaniato da troppe divisioni che colpiscono soprattutto i più deboli, invoca unità”, ha esclamato Francesco. “Ho desiderato venire qui, pellegrino in cerca di unità e di pace”, ha aggiunto a proposito dell’intento del viaggio a Ginevra: “Ringrazio Dio perché qui ho trovato voi, fratelli e sorelle già in cammino”. “Camminare insieme per noi cristiani non è una strategia per far maggiormente valere il nostro peso, ma è un atto di obbedienza nei riguardi del Signore e di amore nei confronti del mondo”. “Chiediamo al Padre di camminare insieme con più vigore nelle vie dello Spirito. La Croce orienti il cammino perché lì, in Gesù, sono già abbattuti i muri di separazione ed è vinta ogni inimicizia: lì comprendiamo che, nonostante tutte le nostre debolezze, nulla ci separerà mai dal suo amore”.

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