Grecia: Melandri (Unicef), “morte di un bambino di 3 anni e mezzo in una struttura di accoglienza a Tebe è un segnale d’allarme”

“La notizia della morte di un bambino di 3 anni e mezzo, avvenuta il 18 giugno, nella struttura di accoglienza aperta di Tebe, è un segnale d’allarme sulle condizioni di vita inadeguate e pericolose che affrontano gli oltre 8.500 bambini che vivono in strutture d’accoglienza e centri d’identificazione e d’accoglienza sovraffollati, sia sulla terraferma che sulle isole greche”. Lo dichiara oggi Lucio Melandri, coordinatore per l’Unicef della risposta alla crisi dei rifugiati e migranti in Grecia. “L’Unicef – prosegue la nota – richiama l’attenzione di tutte le parti interessate al diritto di ogni bambino di crescere in un ambiente sicuro in cui l’accesso alla protezione, all’istruzione e ad altri servizi di base sia assicurato, a prescindere dalle circostanze”.
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia “sta lavorando con i partner per rendere queste strutture più sicure, fornendo supporto psicologico e servizi di consulenza ai genitori e ai bambini nella comunità colpita da questa tragedia”. “Esprimiamo le nostre sincere condoglianze alla famiglia del bambino”, conclude la nota.

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