Stati Uniti: bambini latinoamericani separati da genitori. Miles (Save the Children), “inumano. Abbiamo l’obbligo di mantenere le famiglie unite”

“Save the Children è molto preoccupata del trattamento e delle condizioni in cui si trovano i bambini del Messico e dei Paesi del Centro America che sono stati presi in custodia dal Governo americano dopo aver attraversato il confine tra Messico e Stati uniti”, dichiara Carolyn Miles, presidente e direttore generale di Save the Children Stati Uniti, commentando le notizie relative ai bambini separati dalle loro famiglie al confine tra Messico e Stati Uniti. “Separare inutilmente un bambino dalla sua famiglia è inumano, traumatico e, senza mezzi termini, inaccettabile. Un atto così crudele come la separazione può infatti causare gravissime conseguenze sociali ed emotive ai bambini e ai loro familiari, con il rischio di comprometterne anche gli anni a venire”. Il nostro Paese, prosegue, “deve rimanere un porto sicuro per i bambini e per le loro famiglie. Abbiamo l’obbligo morale di proteggere l’unità delle famiglie e l’obbligo legale di garantire che i bambini siano protetti e che i loro diritti vengano rispettati”. Di qui la richiesta al governo Usa di fare “ogni sforzo per evitare la separazione o limitarne il più possibile la durata”. Save the Children e Save the Children Action Network sostengono fortemente il progetto di legge della senatrice Dianne Feinstein – il Keep Families Together Act – che eviterebbe l’inutile separazione dei bambini dai loro genitori. Questo disegno di legge, inoltre, prevede la formazione del personale in materia di traumi infantili e sviluppo dell’infanzia, fondamentale per garantire a questi minori le cure di cui hanno bisogno, specialmente se si trovano in una situazione di sofferenza e pericolo. L’organizzazione chiede pertanto ai membri del Congresso di sostenere l’inclusione del Keep Families Together Act nelle leggi specifiche su questo tema che saranno votate alla Camera o al Senato. Nelle ultime 72 ore, i sostenitori e i partner dell’organizzazione hanno inviato più di 38.250 messaggi al Congresso, sottolineando la ferma e condivisa convinzione che le famiglie devono rimanere unite.

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