Sinodo giovani: Instrumentum laboris, “capaci di mobilitarsi”, ma “disincantati” in politica. No a corruzione e razzismo, sì a “cura casa comune” e lotta a discriminazioni

“I giovani sono capaci di mobilitarsi, in particolare per cause in cui si sentono direttamente coinvolti e quando possono esercitare un autentico protagonismo e non semplicemente andare a rimorchio di altri gruppi”. È uno dei passi dell’Instrumentum laboris dedicato all’impegno delle nuove generazioni sul versante socio-politico, dove si segnala una particolare attenzione dei giovani a temi come “la sostenibilità sociale e ambientale, le discriminazioni e il razzismo”. Dal questionario “on line” emerge che solo una minoranza dei giovani ritiene di “avere possibilità di incidere sulla vita pubblica del proprio Paese: non che non vogliano, ma si trovano con ridotte possibilità e spazi”. La mancanza di “una leadership affidabile, a diversi livelli e in ambito tanto civile quanto ecclesiale”, è molto denunciata dai giovani, secondo i quali “una fragilità particolarmente evidente è generata dal diffondersi della corruzione, piaga che intacca nei fondamenti molte società”. “In un contesto di insicurezza e di paura del futuro, i giovani si legano non più alle istituzioni in quanto tali, ma alle persone che, al loro interno, comunicano valori con la testimonianza della loro vita”, si fa notare nel testo a proposito del “disincanto” giovanile verso le istituzioni. A queste ultime, ai leader politici e alla Chiesa i giovani chiedono, in particolare, la “cura della casa comune”, che include “la prospettiva della sostenibilità” e “stili di vita conseguenti”. Le nuove generazioni, inoltre, “sono generalmente molto sensibili alla lotta contro la corruzione e alla questione delle discriminazioni”, ma anche alla promozione della dignità delle donne. “Società sempre più multiculturali, segnate da fenomeni migratori o dalla presenza di minoranze etniche, culturali o religiose richiedono la predisposizione di percorsi che aiutino a combattere i pregiudizi e a superare le diverse forme di discriminazione razziale o di casta”, si legge nell’Instrumentum laboris.

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