Occupazione: Istat, stazionaria nel primo trimestre 2018. In aumento i morti sul lavoro

Nel primo trimestre 2018 si osserva una sostanziale stazionarietà dell’occupazione rispetto agli ultimi tre mesi del 2017 mentre si conferma una lieve crescita a livello tendenziale. Lo certifica l’Istat nella Nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione. La crescita tendenziale dell’occupazione è ancora interamente determinata dalla componente del lavoro dipendente in termini sia di occupati (+1,9%) sia di posizioni lavorative riferite ai settori dell’industria e dei servizi (+3,2%). Il lavoro indipendente continua a diminuire a livello sia tendenziale (-186mila occupati, -3,4%,) sia congiunturale (-37mila occupati, -0,7%). Le posizioni lavorative dipendenti presentano, nei dati destagionalizzati, un incremento congiunturale soprattutto nei settori dei servizi e nell’industria. Con riferimento alla tipologia contrattuale, l’aumento congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti riguarda sia le posizioni a tempo indeterminato (+27mila) sia quelle a tempo determinato (+24mila). L’aumento del lavoro dipendente a tempo determinato continua per l’ottavo trimestre consecutivo (+350mila) mentre continua l’aumento tendenziale dell’occupazione (+147mila unità) a fronte della diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-135mila) e degli inattivi (-87mila).

Anche il numero di lavoratori a chiamata o intermittenti continua a crescere anche se a tassi leggermente meno forti (+64,6%) rispetto ai due trimestre precedenti (+71,3% nel quarto del 2017 e +79,8% nel terzo), quando il forte incremento era iniziato a seguito dell’abrogazione del lavoro accessorio (voucher). Analogamente prosegue il significativo aumento del numero dei lavoratori in somministrazione (+23,1%). Gli infortuni sul lavoro con esito mortale accaduti e denunciati all’Inail nel primo trimestre del 2018 sono stati 212 (di cui 145 in occasione di lavoro e 67 in itinere), in aumento di 22 casi rispetto al primo trimestre del 2017.

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