Enti ecclesiastici: Grumo (economista aziendale), “norme corrette ma onerose, aumenta trasparenza. Necessari economati forti”

“Le nome introdotte dalla riforma sono corrette ma onerose, richiedono un lavoro professionale oneroso in termini di investimenti personali ed economici, ma fanno aumentare di molto il grado di trasparenza verso l’esterno” ed oggi “il contesto chiede trasparenza di sostanza e di coerenza”. Lo afferma Marco Grumo, docente di economia aziendale dell’Università Cattolica. Nel suo intervento al convegno “Enti ecclesiastici e riforma del Terzo settore” in corso presso la sede romana dell’Ateneo, Grumo si sofferma in particolare sull’importanza del bilancio di missione che contiene informazioni economiche e non economiche e sul bilancio sociale che valuta l’impatto sociale dell’attività svolta da un ente sulle persone e sul territorio. “A questo fine – avverte – serve un metodo sartoriale applicato alla singola organizzazione”. Con la riforma del Terzo Settore, osserva ancora, “le regole contabili sono più impegnative e costose, ma fanno aumentare di molto il grado di trasparenza verso l’esterno”. “Sono tuttavia un po’ lontane – riconosce – dall’esperienza e dalla cultura media degli staff organizzativi degli enti ecclesiastici”. Per questo “sarà necessario costituire degli economati forti senza però appiattirsi esclusivamente sulle norme”.

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