Elezioni in Colombia: mons. Álvarez (segretario Cec), “speriamo continui il dialogo con Eln, fondamentale la lotta alla corruzione”

Il nuovo capo di Stato Iván Duque ha “promesso di non distruggere gli accordi di pace, sebbene abbia ribadito la necessità di introdurre delle modifiche”. Lo afferma, intervistato da Vatican News all’indomani delle elezioni presidenziali colombiane, mons. Elkin Fernando Álvarez Botero, vescovo ausiliare di Medellín e segretario generale della Conferenza episcopale della Colombia (Cec). “Nei prossimi giorni – continua il segretario dell’episcopato colombiano – vedremo quali saranno queste modifiche e speriamo anche possano essere per il bene, per la pace, per assicurare le fondamenta del Paese anche per quanto riguarda la costruzione della riconciliazione. E – aggiunge il vescovo – speriamo che il nuovo presidente continui la linea di dialogo con l’altra guerriglia, l’Eln”, con cui è in corso un negoziato di pace.
Duque ha parlato pure di un “attacco frontale” alla corruzione, a fronte di una impennata nella produzione di cocaina che ha definito una “minaccia alla sicurezza nazionale”. Su questo punto si sofferma mons. Álvarez: “Sentiamo, in questo momento, come la corruzione sia veramente uno dei mali più gravi del Paese e, dunque, questa lotta contro di essa è fondamentale per poter avanzare nel progetto di costruzione di una Colombia nuova. La corruzione non è solo quella politica o economica: è anche quella delle idee, dei modi di vivere. Dunque bisogna portare avanti questa lotta e avere risultati al più presto”.
Al nuovo presidente i vescovi colombiani – aggiunge il presule – inviano i loro “auguri”, manifestando, al contempo, “la disponibilità della Chiesa” a impegnarsi in tutti i settori in cui la propria missione deve muoversi “per attuare una nuova società e per aver un progresso nella vita del Paese”. In particolare, riferisce il segretario generale anticipando un intervento della Cec, i presuli chiederanno “al nuovo presidente soprattutto il rispetto della vita e la difesa dei valori della famiglia, che sono le fondamenta per avere una vera e nuova Colombia”.

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