Chiese d’Oriente: mons. Lorusso, “conservare la tradizione ma rinnovare”

“Il Sinodo intereparchiale ha tracciato le prospettive future: conservare la tradizione ma allo stesso tempo rinnovare, alla luce di quell’organico progresso auspicato dal Concilio Vaticano II; promuovere una pastorale efficace per la rievangelizzazione, in sintonia con le strutture ecclesiali”. Lo ha detto mons. Lorenzo Lorusso, sotto segretario della Congregazione per le Chiese orientali, intervenuto al 21º Incontro dei vescovi orientali cattolici nell’Eparchia di Lungro. “Lo scopo del Sinodo è stato tradurre in orientamenti pastorali adeguati l’annuncio della Parola di Dio, recuperare una ecclesiologia, sulla linea dell’insegnamento del Concilio Vaticano II, per poter attuare la comunione, vivendo lo specifico della tradizione spirituale bizantina”. Riflettendo sulle norme del diritto canonico che riguardano le Eparchie italiane, mons. Lorusso ha evidenziato come “con l’approvazione e la promulgazione degli Orientamenti pastorali e Norme canoniche le tre circoscrizioni ecclesiastiche bizantine in Italia hanno nel loro oggi storico una peculiare fisionomia normativa, il diritto particolare, dal quale non può prescindere ed a cui deve far riferimento ogni comportamento pastorale salvaguardando le tradizioni italo-albanese e ora italo-greca, senza contraddire la mens del Ccee”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy