Biblioteche ecclesiastiche: mons. Milito (Abei), “servizio che si profila sempre più come vero ministero ecclesiale”

“Sintesi di un’autocoscienza matura, l’Abei (Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani),  nel duplice ma complanare livello fra professionalità ed ecclesialità, intende protendersi in avanti nella ricerca delle identità di un servizio che va sempre più profilandosi come un vero e proprio ministero ecclesiale di fatto con riconoscimento per e nelle comunità”. Così mons. Francesco Milito, vescovo di Oppido Mamertina-Palmi e presidente Abei, nel saluto al convegno “Professionalità e carità intellettuale: quarant’anni di Abei (1978-2018)” che l’associazione promuove oggi e domani (15 e 16 giugno) a Roma nel 40° della sua nascita. L’Abei, spiega il presidente, “ha sempre tratto forza e spunto dal cammino intrapreso della Chiesa italiana sin dagli anni ’90 del secolo scorso, andato sempre più confermandosi come opportuno, necessario e insostituibile, anche in rapporto agli sviluppi maturati con lo Stato Italiano. In tutti i passaggi caratterizzanti, l’Abei è sempre stata indicata nei testi ufficiali come referente qualificata”. In questi due giorni, spiega mons. Milito, “i relatori, scelti per solida esperienza e riconosciuta competenza, approfondiranno le idee motori del convegno presentato da prospettive: filosofia, storia, spiritualità, pastorale, internazionale. Una rapida scorsa ai lavori aiuta a cogliere l’impianto organico ed il respiro internazionale, quest’ultimo rilevabile da voci che provengono dalla Svizzera (Lugano), dal Belgio (Lovanio), da Tilburg (Paesi Bassi), con accanto altri da diverse regioni d’Italia”. “Le consegne del convegno – conclude . toccherà al nuovo direttivo portarle avanti e ai soci, numerosi e rappresentativi e qualificati, sulla base del nuovo statuto, frutto di attenta laboriosa elaborazione, approvato dalla Cei il 25 gennaio di quest’anno”

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