Corruzione: Cantone (Anac), “un male assoluto da combattere. La lotta ha bisogno del supporto di tutti”

La corruzione è “un male assoluto da combattere”. Lo ha affermato questa mattina il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, facendo riferimento alle parole più volte espresse dal presidente Mattarella, nel corso della presentazione nella sala Koch di Palazzo Madama della Relazione annuale al Parlamento. Ricordando che “la lotta alla corruzione ha bisogno del supporto di tutti”, Cantone ha ricordato come l’Italia “nell’ultimo triennio, nelle classifiche di Transparency International l’Italia ha scalato ben 15 posizioni, giungendo al 54° posto”. “Un dato che – ha commentato – con tutti i limiti di un’indagine fondata sulla percezione, dimostra che i cittadini, pur continuando a ritenere alto il livello di corruzione in Italia, avvertono anche segnali di inversione”. Per il presidente dell’Anac, “questo segnale positivo lo abbiamo constatato con le migliaia di esposti e richieste giunti da cittadini, imprenditori e amministrazioni, alcuni dei quali forse strumentali ad ottenere una sorta di ‘bollino’ sul loro operato, ma in gran parte avanzati con la fiducia di poter avere una risposta adeguata alle proprie esigenze”. Negli ultimi 4 anni è infatti andato crescendo esponenzialmente il numero di segnalazioni whistleblowing ricevute dall’Anac: 3 nel 2014, 125 nel 2015, 174 nel 2016 e 364 nel 2017. “Quello del whistleblowing”, ha commentato Cantone, è un “istituto che sta dimostrando grande vitalità con l’incremento, anche nel 2017, delle segnalazioni, purtroppo, però, dal contenuto contrastante con lo spirito della norma, vertendo, in molti casi, su problematiche di carattere personale”. Per questo, sono state “introdotte – è stato evidenziato – rigorose sanzioni (con pene fino a 50mila euro!) per le ritorsioni e le misure discriminatorie nei confronti del segnalante, alla cui irrogazione dovrà provvedere l’Autorità”.

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