Energia: incontro in Vaticano sulla transizione energetica con leader del settore petrolifero, gas e rinnovabili

Leader del settore petrolifero, del gas e delle energie rinnovabili si sono riuniti per la prima volta in Vaticano, dal 7 al 9 giugno, per discutere della transizione energica, delle opportunità e dei rischi per l’ambiente e per i poveri. Ad organizzare l’incontro è stato il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, in collaborazione con il Mendoza College of Business dell’Università di Notre Dame. “Un potente motore della transizione energetica – si legge in una nota del Dicastero a conclusione dell’incontro – è l’innegabile realtà della crisi climatica e del degrado ambientale che colpisce maggiormente i più poveri. Affrontare questa crisi socio-ecologica richiede un cambiamento radicale a tutti i livelli, sia personale sia collettivo. La transizione richiede il sostegno dei mercati, una maggiore efficienza nell’uso delle risorse esistenti, nuove tecnologie, politiche lungimiranti, una società civile istruita e nuove forme di leadership e cooperazione globale”. I partecipanti hanno concordato sulla necessità di “una transizione verso un’economia a basse emissioni che fornisca contemporaneamente energia a coloro che oggi ne sono privi”. Il gruppo ha esaminato rischi, opportunità e percorsi possibili, “comprese le implicazioni del prezzo del carbone e la necessità di distribuire le rendite ai soggetti svantaggiati”. Sono state discusse anche tecnologie come la “carbon-capture”, i controlli digitali e le energie rinnovabili a basso costo. I responsabili dei fondi di investimento globali hanno reclamato “una visione a lungo termine (decenni) per ottenere rendimenti incoraggiando le società energetiche a continuare a perfezionare e ampliare la loro divulgazione di strategie e percorsi”  per mantenere l’aumento del riscaldamento globale entro i 2  gradi centigradi. Tutti hanno chiesto alla società civile di lavorare in partenariato in questo processo di transizione energetica, e che soprattutto sia messa al centro “la cura delle persone e del loro benessere, specialmente dei più poveri, comprese le generazioni future”.

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