Papa Francesco: Angelus, le false accuse per invidia sono “veleno mortale”

“La malizia con cui in modo premeditato si vuole distruggere la buona fama dell’altro” è “un veleno mortale”. Lo ha detto il Papa durante l’Angelus di ieri, al quale – secondo la Gendarmeria vaticana – hanno partecipato 20mila persone. “Può capitare che una forte invidia per la bontà e per le opere buone di una persona possa spingere ad accusarla falsamente. Qui c’è un vero veleno mortale”, l’esempio citato da Francesco: “Dio ci liberi da questa terribile tentazione!”. “E se, esaminando la nostra coscienza, ci accorgiamo che questa erba cattiva sta germogliando dentro di noi, andiamo subito a confessarlo nel sacramento della penitenza, prima che si sviluppi e produca i suoi effetti malvagi, che sono inguaribili”, il consiglio del Papa. “Siate attenti, perché questo atteggiamento distrugge le famiglie, le amicizie, le comunità e perfino la società”, il monito. Poi il Papa si è soffermato sull’“incomprensione” dei suoi familiari verso Gesù: a loro, la sua “nuova vita itinerante sembrava una pazzia”. Lui, infatti, “si mostrava così disponibile per la gente, soprattutto per i malati e i peccatori, al punto da non avere più nemmeno il tempo di mangiare. Gesù era così: prima la gente, servire la gente, aiutare la gente, insegnare alla gente, guarire la gente. Era per la gente. Non aveva tempo neppure per mangiare”. “Gesù ha formato una nuova famiglia, non più basata sui legami naturali, ma sulla fede in Lui, sul suo amore che ci accoglie e ci unisce tra noi, nello Spirito Santo”, ha spiegato Francesco: “Tutti coloro che accolgono la parola di Gesù sono figli di Dio e fratelli tra di loro. Accogliere la parola di Gesù ci fa fratelli tra noi, ci rende la famiglia di Gesù. Sparlare degli altri, distruggere la fama degli altri, ci rende la famiglia del diavolo”.

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