Nave Aquarius: Save the Children, “non possono essere ostaggio di dispute tra Stati. Garantire subito approdo sicuro”

“I bambini e gli adolescenti e le persone più vulnerabili che sono a bordo della nave Aquarius di Sos Mediterranée non possono rimanere vittime di una disputa tra Stati. Le condizioni di sofferenza, privazioni e paura che hanno certamente vissuto in Libia e durante nel viaggio non possono essere ingiustamente prolungate. È necessario e urgente garantire loro un approdo sicuro senza ulteriori indugi. Le dispute tra Stati vanno risolte in sede diplomatica senza prendere in ostaggio donne e bambini”: lo ha dichiarato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia, commentando la situazione della nave Aquarius ferma al largo delle coste italiane, a bordo della quale ci sono 629 persone, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy