Striscia di Gaza: Msf continua a fornire cure post-operatorie ai feriti degli scontri. Il più piccolo ha 7 anni

A Gaza, le équipe chirurgiche di Medici senza frontiere (Msf) continuano ad assistere i feriti degli scontri con l’esercito israeliano, in particolare dopo il picco del 14 maggio, fornendo cure post-operatorie a oltre 900 pazienti che ne hanno ancora bisogno. Molti di loro hanno riportato disabilità permanenti e subiranno gli effetti delle ferite per tutta la vita. In una nota stampa, diffusa oggi, l’organizzazione umanitaria dichiara che “un tale afflusso di feriti non si è verificato nemmeno nel 2014 quando l’esercito israeliano lanciò l’offensiva Margine di protezione”. Per questo motivo Msf ha aperto una nuova clinica e ne sta per aprire un’altra ancora. La preoccupazione dell’organizzazione adesso è rivolta al 5 giugno, quando è previsto un nuovo giorno di proteste. Nel dettaglio “dal 1° aprile al 28 maggio, Msf ha assistito nelle proprie cliniche un terzo di tutti i feriti colpiti dai proiettili veri sparati dall’esercito, ovvero 1.233 pazienti, tra cui 1.208 uomini, 25 donne, 149 minori (l’età media è 25 anni, il più piccolo, ferito a una mano, ha 7 anni). Nel 90% dei casi le ferite, spesso gravissime, sono agli arti inferiori. Le équipe di Msf hanno eseguito 315 interventi chirurgici, di cui 30 amputazioni, e hanno ricomposto 534 fratture. 319 pazienti sono stati dimessi, gli altri 914 stanno ancora ricevendo medicazioni e cure, di cui 354 richiederanno trattamenti a lungo termine e ulteriori interventi”. Secondo Alessandro Trainito, anestesista di Msf, “la maggior parte dei pazienti subirà gli effetti delle ferite per tutta la vita”. “Essere un chirurgo in queste circostanze è per certi versi semplice. Sai che fuori c’è l’inferno, ma non puoi fare nulla per quello. Entri in sala operatoria e ti concentri sul tuo paziente. Poi fai del tuo meglio per il successivo. Uno alla volta. Provi a non pensare a quelli che verranno dopo”, dice Elda Baggio, chirurga di Msf. In tutto il 2017 le tre cliniche di Msf avevano assistito 4.900 pazienti. Nel 2018 sono 1.233 solo nei mesi di aprile e maggio.

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