Papa Francesco: alle Pom, “sempre si devono rinnovare le cose, le opere, le organizzazioni, altrimenti finiremmo tutti in un museo!”

foto SIR/Marco Calvarese

“Sempre si devono rinnovare le cose, le opere, le organizzazioni, altrimenti finiremmo tutti in un museo!”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, ricevendo oggi in udienza i direttori nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, in occasione dell’assemblea generale annuale in corso alla Fraterna Domus di Sacrofano fino a domani. “Conoscete bene la mia preoccupazione per il pericolo che il vostro operato si riduca alla mera dimensione monetaria dell’aiuto materiale, trasformandovi in un’agenzia come tante, fosse anche cristianamente ispirata”, ha detto Francesco: “Non è certo questo che i fondatori delle Pontificie Opere e il Papa Pio XI volevano quando le fecero nascere e le organizzarono al servizio del Successore di Pietro. Perciò ho riproposto come attuale e urgente per il rinnovo della consapevolezza missionaria di tutta la Chiesa oggi, una grande e coraggiosa intuizione del Papa Benedetto XV, contenuta nella sua Lettera apostolica Maximum illud: cioè la necessità di riqualificare evangelicamente la missione della Chiesa nel mondo”. “Questo obiettivo comune può e deve aiutare le Pontificie Opere Missionarie a vivere una forte comunione di spirito, di collaborazione reciproca e di mutuo sostegno”, ha assicurato il Papa: “Se il rinnovamento sarà autentico, creativo ed efficace, la riforma delle vostre Opere consisterà in una rifondazione, una riqualificazione secondo le esigenze del Vangelo”. All’inizio del suo discorso, Francesco ha ricordato il cammino di preparazione del Mese Missionario Straordinario dell’ottobre 2019, incoraggiando i presenti “a vivere questa fase di preparazione come una grande opportunità per rinnovare l’impegno missionario della Chiesa intera”.

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