Nicaragua: mons. Álvarez (Matagalpa) al Sir, “questo non è il momento di una falsa neutralità”

Mons. Rolando José Álvarez Lagos

“Qui ci stiamo tutti giocando la pelle. Questa non è l’ora e questo non è il momento di una falsa neutralità. Chi rimane neutrale, in realtà, ha già scelto. E chi non esprime il suo pensiero, in realtà ha già deciso”. Così si esprime mons. Rolando José Álvarez Lagos, vescovo di Matagalpa, in Nicaragua, intervistato dal Sir sulla situazione nel Paese, dove dopo la sospensione delle sessioni plenarie del Dialogo nazionale è ripresa la repressione violenta, che nella sera di mercoledì ha causato 15 vittime.
Mons. Álvarez è stato uno dei vescovi che hanno preso parte alle sessioni del Dialogo nazionale e, qualche settimana fa, in uno dei momenti più bui della repressione, che aveva colpito la città di Sebaco, nella sua diocesi, non ha esitato a scendere per le strade insanguinate in processione con il Santissimo Sacramento, subito seguito da una folla di fedeli.
“C’è un’escalation di violenza – dice mons. Álvarez -. Per come la vedo io, ci sono gli studenti universitari e una società civile forte e grande, che chiede giustizia e democratizzazione. Però credo che, sia da una parte che dall’altra, si siano uniti gruppi estranei alle proposte civiche ed estranei all’atteggiamento che il Governo deve avere. Così si spiegano la repressione, le forze di para-polizia e forze speciali che attaccano”.
In ogni caso l’eventuale agenda, conclude il vescovo di Matagalpa, “prevede la democratizzazione e diritti umani”.

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