Corpus Domini: mons. Agostinelli (Prato), “cercare soluzioni perché i più fragili non rimangano emarginati”

Fare “memoria”, essere “presenza e profezia”. Sono i tre inviti che il vescovo di Prato, mons. Franco Agostinelli, ha rivolto alla Chiesa e alla città, in occasione della processione del Corpus Domini. Ieri sera in 1.500 si sono dati appuntamento in seminario per la messa presieduta dal vescovo e concelebrata dal clero diocesano. Poi da lì un lungo corteo di fedeli si è incamminato verso la cattedrale, dove dal pulpito di Donatello mons. Agostinelli ha impartito la benedizione eucaristica e ha rivolto alcuni pensieri ai tanti pratesi presenti in piazza. Tra loro, i membri dei gruppi, delle associazioni e dei movimenti ecclesiali. “Stasera abbiamo voluto rivolgere le preghiere e il pensiero ai nostri giovani che progettano il loro futuro – ha detto mons. Agostinelli –. Non abbiate paura a pensare al matrimonio, al sacerdozio, alla vita consacrata, al servizio missionario come piena realizzazione della vostra vita”. La processione di quest’anno infatti ha avuto come tema di riflessione il prossimo Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani. “La vita di ogni uomo, di ogni cristiano – ha aggiunto il presule – è vocazione, una chiamata e quindi una missione per il bene comune”. Il vescovo ha poi indicato alla Chiesa e alla città di Prato l’attualità del messaggio eucaristico chiedendo di fare memoria, “tenendo lo sguardo fisso sulle radici che ci hanno generato”, di essere presenza, “vivendo la vita come missione”, e di essere profetici, “guardando agli altri con empatia e speranza”. Mons. Agostinelli ha ricordato a Prato gli elementi che hanno reso grande la sua comunità: “La laboriosità, la coesione sociale, la sapiente accoglienza, la programmazione lungimirante e competente di tutte le dimensioni del vivere civile, il rispetto delle diversità e la convergenza nel cercare soluzioni perché i più fragili non rimangano emarginati”. Per non dimenticare la sua vocazione e continuare l’impegno lungo questo cammino, Prato “deve intavolare con urgenza sinergie sempre maggiori – ha affermato il vescovo – per assicurare efficacia e efficienza ai progetti che assicurino futuro nel campo del lavoro, della scuola, della famiglia, dell’urbanistica, dell’assistenza”.

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