Abusi: vescovi Ecuador, “profondo dolore”, nei processi “massima celerità e trasparenza”

Il Consiglio di presidenza della Conferenza episcopale ecuadoriana (Cee) prende posizione sui casi di abusi sessuali su minori, in particolare se commessi da parte di uomini di Chiesa. Nei giorni scorsi ha soprattutto suscitato l’attenzione dei media il caso di un sacerdote dell’arcidiocesi di Cuenca, padre César Cordero, che è stato sottoposto alle misure cautelari del caso. Altre denunce hanno riguardato di recente l’arrcidiocesi di Guayaquil.
I vescovi, nella nota firmata dal presidente mons. Eugenio Arellano, vicario apostolico di Esmeraldas, dal vicepresidente mons. Luis Cabrera, arcivescovo di Guayaquil e dal segretario generale mons. René Coba Galarza, vescovo castrense, esprimono la propria “condanna rispetto a qualsiasi forma di abuso fisico, psicologico e sessuale contro minori, sia che si svolga dentro le famiglie, sia in istituzioni pubbliche o private”. Al tempo stesso, “manifestiamo il nostro profondo dolore di fronte ai fatti denunciati, già sanzionati o che si trovano in una fase di inchiesta”.
Prosegue la presidenza della Cee: “Ci impegniamo a prendere provvedimenti preventivi contro questo flagello che colpisce le nostre famiglie, la Chiesa e la società in generale” e a proteggere con costanza “le persone più fragili che ci vengono affidate”. Inoltre, “solidarizziamo con ciascuna delle vittime di abusi commessi da membri della Chiesa e della società in generale, offrendo appoggio legale e sostegno psicologico e spirituale”. Ancora la nota assicura l’appoggio della Chiesa nella ricerca di verità e giustizia e sottolinea il ruolo positivo dei mezzi di comunicazione e delle organizzazioni sociali nella denuncia di fatti così gravi, così come auspica “massima celerità e trasparenza” nei processi, che devono salvaguardare “sia i diritti delle vittime sia la presunzione di innocenza dell’accusato”.
Infine, la presidenza dell’Episcopato ricorda i passi principali del processo canonico in questi casi (denuncia, indagine previa, il giudizio della Congregazione per la dottrina della fede, il decreto del vescovo), confermando il proprio impegno a dare seguito a tali criteri.

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