Genitorialità responsabile: Camillianum, il 24 e il 25 maggio un convegno in dialogo con altre fedi e mondo laico

L’essere genitori è molto più di un’attestazione cartacea o del semplice generare una nuova vita. È il filo conduttore del convegno che, il 24 e il 25 maggio, si terrà all’Istituto Camillianum di Roma con la partecipazione di teologi e di personalità del pensiero cattolico, insieme ad esponenti di altre confessioni e religioni e del mondo laico, su tematiche quali la regolazione delle nascite, l’omogenitorialità, la clonazione di esseri umani. Intitolata “L’Humanae Vitae 50 anni dopo: tradizione, discernimento pastorale e riflessione bioetica. Per un’analisi storico-teologica, medico-sociale, etica e pastorale dell’Enciclica spartiacque del cambiamento d’epoca”, l’iniziativa è stata organizzata dal Camillianum, dall’Ufficio famiglia del Vicariato di Roma e dal Dipartimento di filosofia e scienze dell’educazione dell’Università di Torino.
“Il convegno s’ispira al criterio del ‘dialogo a tutto campo’ presentato nella costituzione apostolica Veritatis Gaudium – spiega Palma Sgreccia, preside del Camillianum, – un dialogo che coinvolge non solo i cristiani appartenenti alle altre Chiese e comunità ecclesiali, ma anche gli studiosi di diversa matrice e o appartenenza”.
Con l’iniziativa, programmata nel 50° della pubblicazione dell’Humanae vitae, prosegue la preside, “s’intende proporre una riflessione interdisciplinare, pacata, sui diversi modi di interpretare la regolazione delle nascite, cioè la questione più generale della genitorialità responsabile. L’impegno è quello di affrontare questo tema così vitale cercando di mappare ciò che ci unisce e ciò che ci fa discutere”.

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