Germania: Rode (Open Doors), “convertiti al cristianesimo deportati anche se devono affrontare la minaccia di morte”

L’organizzazione umanitaria cristiana Open Doors si dichiara delusa dall’operato del governo federale nella “gestione delle espulsioni dei profughi e richiedenti asilo convertiti al cristianesimo”: le espulsioni verso i Paesi d’origine “espongono i convertiti ad attacchi e persecuzioni estese alle loro famiglie”. Open Doors ha nuovamente chiesto una maggiore protezione per i rifugiati cristiani attraverso il responsabile, Markus Rode, che oggi al quotidiano Heilbronner Stimme ha ribadito la sua profonda delusione perché “l’attuale governo federale ha iniziato a deportare i convertiti”. I richiedenti asilo che hanno accettato la fede cristiana vengono “deportati, anche se devono affrontare la minaccia della morte”. Rode ha ricordato 100 crimini anticristiani del 2017, segnalati dall’Ufficio federale di polizia criminale in febbraio. Ciò includeva attacchi a chiese e simboli cristiani. Rode ha sottolineato come siano frequenti gli attacchi ai cristiani in molti campi profughi. Ha fatto appello ai cristiani in Germania per aiutare i rifugiati cristiani andando a visitarli nei loro luoghi di accoglienza: “La vicinanza ai cristiani colpiti può migliorare la loro situazione e può aiutare ad eliminare le situazioni di pericolo”. Già all’apice dei flussi di rifugiati nel 2016, Open Doors riferì di casi diffusi di violenza e molestie nei confronti dei cristiani nei rifugi. Anche i vescovi tedeschi hanno sostenuto lo sviluppo di “misure speciali di protezione per i membri delle minoranze religiose tra i richiedenti asilo”.

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