Elezioni in Iraq: patriarca Sako (Baghdad), “un parlamento che sappia arginare corruzione e mafia dilagante, favorire riconciliazione”

foto SIR/Marco Calvarese

“Un parlamento che sappia arginare con forza la corruzione e la mafia dilagante, favorire la ricostruzione, la riconciliazione e rendere il Paese sovrano e libero dalle pressioni di potenze internazionali e regionali”. È questo l’auspicio che il patriarca caldeo di Baghdad, Louis Raphael Sako, esprime al Sir, a pochi giorni dalle elezioni politiche nazionali del 12 maggio. “Un momento importante per tutto il popolo per cui – dice il patriarca – è necessario favorirne la partecipazione sia in patria che all’estero”. Difficile pronosticare la vittoria di una singola lista, molto probabile invece è la formazione di un Governo di coalizione. “Coalizzarsi è l’unico modo che hanno i principali partiti per ottenere la maggioranza ed eleggere il premier (carica riservata a uno sciita, ndr.)” spiega Mar Sako che paventa anche la possibilità di “una personalità laica, capace di creare una coalizione con i curdi e i sunniti e altri partiti laici. Ciò che conta è che chi andrà al governo abbia a cuore il bene di tutta la popolazione e non persegua interessi di parte. Non si può fare politica facendo leva sulla religione o sul partito – ribadisce il patriarca –, bisogna guardare allo sviluppo e al progresso integrale del Paese”. “La popolazione ha sofferto molto in questi anni e vuole cambiare”, ricorda Mar Sako che elenca le richieste del popolo che sono “lotta alla corruzione e alla mafia, ricostruire le infrastrutture del Paese, rilanciare l’economia e il lavoro, garantire la stabilità, la sicurezza degli abitanti e i rispetto dei diritti umani. Con queste intenzioni ogni domenica preghiamo per il nostro Paese”.

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