Quattro esercizi molto concreti e davvero originali. A proporli, tra le altre cose, nelle prime due settimane del corso di alta formazione in consulenza familiare con specializzazione pastorale che Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, Ecclesia Mater e Confederazione italiana consultori familiari di ispirazione cristiana promuovono dall’8 al 21 luglio a Madonna di Campiglio (Trento) sono i due coordinatori dei laboratori Pierluigi e Gabriella Proietti. Sposogramma, geniogramma, viziogramma, dominiogramma i nomi degli esercizi che, spiega Gabriella in un’intervista al Sir, “nascono da indicazioni della Scrittura e coniugano sapere teologico e antropologia per scoprire alla luce della Parola di Dio chi siamo davvero” e “che cos’è l’amore nel piano divino. È un metodo per imparare a lavorare sulla propria relazione, non c’è un momento in cui una coppia possa dirsi ‘arrivata’, e per far sì che lo sposo e la sposa diventino l’uno il direttore spirituale e il custode dell’altro”. Il primo ha l’obiettivo di analizzare e potenziare le quattro dimensioni della vita matrimoniale: essere sposo/a, amico/a, fratello/sorella, amante. Il secondo, incentrato sui rapporti generazionali in famiglia, consente di individuare con l’aiuto del conduttore del gruppo “condizionamenti e ferite psico-affettive ricevuti e prendere consapevolezza che tutti siamo stati in qualche modo feriti ma siamo anche tutti feritori”. “Viziogramma” parte dall’esame dei vizi capitali nella vita di coppia e di famiglia. “Invitiamo gli sposi a prendere coscienza dei propri e di quelli del coniuge – spiega Gabriella -. Il passo successivo è imparare a farsi da specchio l’uno con l’altro e acquisire strumenti per sostenere l’impegno al cambiamento”. L’ultimo laboratorio è dedicato al problema del potere nella coppia. Anche qui si tratta di prenderne coscienza e confrontarsi in modo costruttivo come davanti a uno specchio. Il matrimonio, conclude l’esperta, è un’alleanza: “essere complici nel costruire il bene e alleati contro il nemico, ossia tutto ciò che concorre a distruggere l’amore”.