Papa Francesco: udienza, Spirito Santo “dono immeritato”, che forma il “carattere” del cristiano

foto SIR/Marco Calvarese

L’imposizione delle mani “è un gesto biblico, per meglio esprimere l’effusione dello Spirito che pervade quanti la ricevono, si è ben presto aggiunta una unzione di olio profumato, chiamato crisma, rimasta in uso fino ad oggi, sia in Oriente che in Occidente”. Lo ha detto il Papa, che nell’udienza di oggi ha ripercorso i momenti salienti del rito della Cresima. “L’olio, il crisma -ha proseguito – è sostanza terapeutica e cosmetica, che entrando nei tessuti del corpo medica le ferite e profuma le membra; per queste qualità è stato assunto dalla simbolica biblica e liturgica per esprimere l’azione dello Spirito che consacra e permea il battezzato, abbellendolo di carismi. Il sacramento viene conferito mediante l’unzione del crisma sulla fronte, compiuta dal vescovo con l’imposizione della mano e mediante le parole: ‘Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono'”. “Lo Spirito Santo è il dono invisibile elargito e il crisma ne è il sigillo visibile”, ha commentato Francesco: “Ricevendo in fronte il segno della croce con l’olio profumato, il confermato riceve dunque una impronta spirituale indelebile, il ‘carattere’, che lo configura più perfettamente a Cristo e gli dà la grazia di spandere tra gli uomini il suo ‘buon profumo’”. Citando l’invito di sant’Ambrogio ai neoconfermati – “Ricorda che hai ricevuto il sigillo spirituale e conserva ciò che hai ricevuto. Dio Padre ti ha segnato, ti ha confermato Cristo Signore e ha posto nel tuo cuore quale pegno lo Spirito” – il Papa ha definito lo Spirito “un dono immeritato, da accogliere con gratitudine, facendo spazio alla sua inesauribile creatività”. “È un dono da custodire con premura, da assecondare con docilità, lasciandosi plasmare, come cera, dalla sua infuocata carità, per riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi”, ha concluso.

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